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La televisione, ormai si sa, è la culla di nuove storie che mettono al centro personaggi femminili finalmente non più relegati a ruoli secondari. Ed è anche il luogo d’approdo di elezione per tante dive del grande schermo che, insoddisfatte dalla mancanza di personaggi “corposi”, decidono di veleggiare dove gli sceneggiatori offrono materiale più sostanzioso.
È il caso di Nicole Kidman e Reese Witherspoon (Big Little Lies), di Susan Sarandon (FEUD: Bette and Joan), Jessica Lange (ancora FEUD e il grande ciclo di American Horror Story), Viola Davis (Le regole del delitto perfetto), Kathy Bates (Disjointed), Jane Fonda e Lily Tomlin (Grace and Frankie) e tante altre.Una scelta che ha fatto anche Catherine Zeta-Jones: l’attrice gallese, premio Oscar per Chicago, interpreta Griselda Blanco in Cocaine Godmother, un film per la televisione trasmesso negli States (e ancora inedito in Italia), ispirato alla vita vera di una delle narcotrafficanti più pericolose mai esistite.
Griselda Blanco, appunto, regina dei cartelli della droga colombiani e fondatrice di un impero di illegalità costellato dai capricci e dagli omicidi di cui è stata spesso committente. Una donna spietata e crudele, dalla vita rocambolesca e fieramente sopra le righe, assassinata da due killer in motocicletta a Medellín, dopo aver passato diversi anni in galera. Dirige il film Guillermo Navarro, in passato direttore della fotografia per Guillermo del Toro - ha vinto un Oscar per il lavoro su Il labirinto del fauno.
Catherine Zeta-Jones si è calata in una parte insolita per il suo temperamento d’attrice, lei che è di solito abituata a ruoli glamour. È stata, come ha ripetuto in diverse occasioni, l’occasione per rompere finalmente gli schemi del typecasting facile, di una Hollywood che molto spesso ti considera solo per il tuo aspetto fisico. Basta bellezza: è tempo di stoffa e di polso.
E la Zeta-Jones scivola lungo le viscere del male e dell’abnegazione, raccontando con estrema credibilità - anche quando deve parlare una lingua, lo spagnolo, che non è la sua - una storia fatta di morte e marcescenza.