Claude e Marie Verneuil sono una coppia di borghesi francesi.
Hanno quattro figlie. Tre di queste sono sposate rispettivamente con un ebreo, un cinese e un musulmano.
L’integrazione sembra totale, ma i Verneuil sono in realtà dei razzisti cattolici. La loro ultima figlia annuncia di voler sposare un cattolico.
I Verneuil sono al settimo cielo, fino a quando non scoprono che il futuro marito è un nero della Costa d’Avorio con genitori Ivoriani e razzisti verso i bianchi.
La convivenza pre-matrimoniale non sarà della più facili, ma tra momenti difficili e situazioni paradossali tutto finirà per il meglio.
Non sposate le mie figlie è una commedia che entra a pieno titolo nel filone dei film francesi degli ultimi anni.
Da Quasi amici pare che ogni nuovo film francese sia “la commedia che ha fatto impazzire la Francia”. Certo, la pellicola è divertente, i protagonisti e i personaggi sono costruiti in modo da generare una risata qualsiasi cosa dicano o facciano, ma l’intreccio è troppo semplice: forse anche qualche italiano saprebbe far ridere costruendo una storia su una famiglia che più mista non si può. Tanto alla fine, anche qui, finisce tutto a tarallucci e vino con gran risate, pace e solidarietà.
Non mancano i momenti divertenti, ma tutto è veramente troppo facile anche se di livello lontanissimo dalle scorregge di Capatonda o dai rutti di Boldi & C.
A prezzo ridotto si può vedere, sicuramente non saranno soldi spesi male.
Non sposate le mie figlieRegia di Philippe de Chauveron
Titolo originale: Qu'est ce-qu'on a fait au bon Dieu?
Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau
Genere: Commedia
Durata: 97 min
Nelle sale italiane: da giovedì 5 febbraio '15