Vincent è un ex militare ubriacone e perditempo.
Per una strana coincidenza si trova a fare da babysitter al figlio di Maggie, la sua vicina di casa, mamma separata.
Il doposcuola del bambino include sale corsa, strip club, bar e gite in auto.
Ma Vincent non è solo un vecchio burbero incattivito, nasconde vari segreti riguardanti il suo passato e, dopo un problema di salute, il piccolo Oliver scaverà dentro questo passato proponendolo, addirittura, come santo moderno per una ricerca della scuola.
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Ecco, queste sono le cose che mi fanno rabbia: St Vincent è uno di quei film che meriterebbe molto più spazio rispetto a quello che ha ricevuto.
La storia, di per sè nemmeno troppo originale, ha nel suo sviluppo tutta una serie di momenti emozionanti che costituiscono il motivo principale per cui ne consiglio la visione.
A metà strada tra Up, Broken Flowers, Tutto può succedere e About a boy, ha in Bill Murray, e la sua faccia da clown triste, il protagonista principale: un uomo incattivito ma con un cuore grande, che si è dimenticato di avere.
Il piccolo che gli fa da spalla promette benissimo e una meravigliosa Naomi Watts, nel ruolo della prostituta incinta Daka, completano il cerchio.
Un film di quelli che non si vedono spesso al cinema, divertente e commovente, con una morale profonda e titoli di coda divertenti.
Consigliato in lingua originale, se lo trovate ancora in qualche sala non perdetelo.
St.VincentRegia di Theodore Melfi
Titolo originale: St. Vincent
Cast: Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O'Dowd, Terrence Howard
Genere: Commedia
Durata: 102 min
Nelle sale italiane: da giovedì 18 dicembre '14