
Il pesce scarseggia e un giorno, nella rete di Jaffar, finisce un maiale.
Spaventato dall’animale ritenuto impuro dalla sua religione, non lo può uccidere perché non vuole toccarne il sangue.
Cerca di venderlo agli israeliani ma senza successo. Riesce a vendere lo sperma dell’animale a una “veterinaria” della colonia vicina.
Quando scopre che i maiali vengono usati per stanare le mine antiuomo, Jaffar finisce in una rete di terroristi e si trova costretto a camuffare il maiale perché non venga riconosciuto.

Oggi, della situazione Israelo-Palestinese c’è poco da ridere e anche poco da ironizzare.
Questo film, uscito prima della guerra odierna, cerca di stemperare un po’ l’atmosfera pesante, raccontando la storia di un palestinese perdente, che vive con la moglie in una casa con, sul tetto, due militari israeliani, e che trova nel suo maiale una fonte di denaro onesto ma non privo di rischi.
Girando per Gaza con la sua bicicletta e il maiale camuffato in vari modi, viene spesso fermato ai posti di blocco mostrando una vita al limite della sopportabilità umana.
In fondo lo ha insegnato Benigni che si possono raccontare le situazioni più aberranti riuscendo anche a far sorridere.
Un piccolo film che è un gioiellino divertente e profondo, fatto di momenti poetici (la moglie che guarda la telenovela con il soldato israeliano) e divertenti (il maiale vestito da pecora) ma che riesce comunque a tenere alta l’attenzione dello spettatore nei confronti di tutto ciò che può essere la vita a Gaza.
Praticamente ignorato in sala, avrebbe meritato più visibilità.
Un insolito naufragio nell'inquieto mare d'oriente
regia di Sylvain Estibal
Titolo originale: Le cochon de Gaza
Cast: Sasson Gabay, Baya Belal, Myriam Tekaïa, Gassan Abbas, Khalifa Natour
Genere: Commedia
Durata: 98 min
Uscito in Italia: giovedì 19 giugno 2014