La maggior parte degli italiani è rientrata operativa a lavoro già dai primi giorni di settembre, e con questo siamo tutti tornati alla nostra routine quotidiana, stressante e impegnativa come non ce la ricordavamo.

Si perché dopo essersi rilassati e aver trascorso un po’ di tempo con parenti e amici, ritornare in ufficio può essere davvero un’esperienza traumatica: ansia, preoccupazione, mal di testa, sbalzi d’umore, insonnia, fino a veri e propri attacchi di panico, sono solo alcuni dei sintomi che si possono presentare nei soggetti che ne soffrono.
Come possiamo imparare a gestire la situazione al meglio?
Ecco qualche consiglio pratico per rientrare in ufficio carichi e positivi:
- Abituati gradatamente ai ritmi da ufficio: una delle cose più difficili da affrontare quando arriva il fatidico giorno del rientro è quella del risveglio la mattina. Dopo aver dormito per settimane senza sveglia come possiamo abituarci nuovamente al treno delle 7 di mattina? Una buona regola in questo caso è quella di anticipare il risveglio in maniera graduale nei giorni appena precedenti, cosi da dare il tempo al nostro corpo di abituarsi nuovamente ai ritmi frenetici della vita lavorativa.

- Dieta e sport: anche in questo caso è importante abituare il nostro organismo ai pasti leggeri che siamo soliti consumare in ufficio, evitando le grandi abbuffate classiche che ci concediamo durante le vacanze. Settembre è anche il momento giusto per ricominciare a fare sport, magari combinando attività cardio e pratiche di
stretching e rilassamento, come yoga o pilates, molto utili per liberare la mente da ansie e stress.
- Organizzazione e metodo: Uno dei modi migliori per combattere le preoccupazioni inutili e l’ansia di non farcela è sicuramente l’essere ben organizzati. Appena arrivate in ufficio procedete con calma organizzandovi l’agenda, stabilendo le priorità e gli appuntamenti della settimana, cosi da auto-gestivirvi con metodo riducendo al minimo l’ansia inutile.
In sostanza, è necessario dare al nostro organismo il tempo di abituarsi ai nuovi ritmi: se riusciamo a ridurre i fattori di stress collaterali possiamo gestire più serenamente lavoro e colleghi!
A cura di Silvia Borsa