A inaugurare il nuovo corso della GAM, Galleria d'Arte di Milano, come polo espositivo internazionale dedicato alla scultura moderna, troviamo la mostra
Alberto Giacometti.
Sino al 1° febbraio 2015 i visitatori potranno seguire le evoluzioni artistiche di Giacometti, attraverso le sue sculture, i suoi dipinti e i suoi disegni realizzanti tra gli anni '20 e gli anni '60.
Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Alberto e Annette Giacometti di Parigi e la curatela di Catherine Grenier, direttore della Fondazione, con Il Comune di Milano - Cultura e 24ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, la rassegna si snoda in cinque sezioni costituite da gruppi tematici che permettono di ammirare la carriera dell'artista nato a Borgonovo in Svizzera, nel 1901, dal Post Cubismo, al Surrealismo fino alla fase della maturità.
La prima parte è dedicata all'intimo universo di Giacometti, con le sculture che rappresentano il padre, la madre, il fratello Diego e la sorella Ottilia. Nel 1931 Alberto Giacometti ha aderito al Surrealismo grazie al rapporto con Cocateau, Masson e i coniugi Noailles. Da questa fase si accede alla seconda sezione, che riporta i capolavori proprio di questo periodo, che arrivano sino al 1935, anno in cui l'artista ha lasciato il movimento. Femme qui marche, Le Couple e Boule Sospendue sono alcune delle relative opere in allestimento.

Nel terzo spazio si trovano invece le testimonianze della nuova ricerca artistica di Giacometti, in cui ha posto al centro della sua
attenzione il lavoro dal vero. Un esempio importante è dato qui dalle due
Tête de femme, rispettivamente del 1935 e del 1938, che preannunciano le opere realizzate poi in pittura e scultura tra il 1950 e il 1960.
Ed è ancora in questa sezione che si possono ammirare i suoi famosi personaggi filiformi, ieratici e immobili su alti piedistalli come Quatre femmes sur socle, La Clairière e La Cage, nati a seguito della guerra, col suo ritorno a Parigi nel 1945.
La penultima sezione riporta la ricerca artistica sulla rappresentazione della testa, ben visibile nei dipinti e nelle sculture del periodo maturo dell'artista. I modelli scelti sono quelli a lui più vicini, come i fratelli, la moglie Annette (Buste d'Annette - 1962) e l'amante Caroline.
E infine ecco la quinta e ultima parte, che chiude il percorso espositivo con le sculture monumentali della Grande tête (1960-1966) e della Grande femme IV (1960-61), le più grandi mai realizzate dall’artista, la cui superficie rugosa accresce un aspetto fortemente drammatico. Queste sculture sono presentate accanto ai due ritratti seduti di uomo e donna, frontali e con le braccia posate sulle gambe alla maniera delle sculture antiche. L'elemento comune è l’intensità dello sguardo, rivolto dritto davanti a sé e perso in una sorta di aldilà profetico.
Alberto Giacometti
GAM - Galleria d'Arte Moderna, Milano
Dall' 8 ottobre 2014 al 1° febbraio 2015
Orari: Lun 14.30 – 19.30; Mar, Mer, Ven, Dom 9.30 – 19.30 ; Gio, Sab 9.30 – 22.30