Ce ne raccontiamo di continuo. Perché, non si sa come, di situazioni in

cui mentire a noi stesse ne è pieno il mondo. Bugie per non troncare una relazione decennale tanto rassicurante quanto incancrenita, per non lanciarsi in un nuovo progetto di lavoro, o per superare diplomaticamente discussioni spinose con le amiche. I
l gran premio della migliore (auto)menzogna, va però, senza ombra di dubbio, al tanto sofferto «pianeta diete». E visto che la sincerità è spesso più difficile di una doppia sessione di addominali, vi diamo un piccolo aiuto.
Ecco allora, bilancia alla mano, la classifica dei quattro falsi miti da sfatare a tutti i costi. La linea, come la salute, ve ne sarà grata.
NO SMOKING, PLEASE
Cresciute con l’idea che fumare fa rima con dimagrire, abbiamo sempre creduto che le sigarette fossero le migliori amiche delle diete. A smentirci, sfatando la leggenda delle «bionde dimagranti», ci hanno pensato, in uno studio congiunto, l’università del Nuovo Galles e quella di Melbourne. Grazie a un esperimento su alcuni topi da laboratorio esposti al fumo, l’équipe ha dimostrato che nonostante le cavie mangiassero meno, il loro peso non diminuiva. Questo perché la nicotina può indurre un accumulo di grasso attorno agli organi vitali e aumentare l’insorgenza di disturbi del metabolismo. Chissà, forse scriverlo sui pacchetti sortirebbe qualche effetto in più.
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI «LIGHT»
Mozzarelle fat free, biscotti senza burro, torte a ridotto contenuto di zucchero. Siamo così ossessionate dalle calorie, che anche l’acqua la vogliamo, anzi la pretendiamo, diet. Bisogna però guardare in faccia la realtà: mangiare light riduce il senso di colpa, non la taglia. A scombussolare le nostre primitive convinzioni è stata la dottoressa Chiara Evangelista dell'Associazione Dietologi Australiani. Secondo la ricercatrice infatti i cibi dietetici, per loro stessa natura, non riescono a modificare il livello di glucosio, uno dei maggiori indicatori biologici della sazietà. L’effetto? Un costante senso di fame che spinge a mangiare ancora. E ancora. E ancora…
SALTA, CHE TI PASSA
Apparentemente è la strada più facile, quella che tutte, almeno una volta nella vita abbiamo percorso. Non mangiare a colazione, pranzo o cena non è però una buona idea. Il motivo è elementare: nella maggior parte dei casi si arriverà affamate al pasto successivo finendo per abbuffarsi con buona pace del Galateo. Inoltre questa “cavallina” col cibo potrebbe abbassare notevolmente il metabolismo che, di conseguenza, brucerà meno calorie. Insomma, tanto borbottio (di stomaco) per nulla.
IL MIO REGNO PER UN MOHITO
Ovvero: Olimpiadi del “salto” 2. Una buona parte del gentil sesso serba la vana speranza di poter bere alcool a volontà senza prendere neanche un grammo. Come? Compensando. E cioè la conquista di una libertà etilica degna dei tifosi dell’Arsenal, grazie a un regime alimentare da passerotto. Attenzione però: oltre alle non proprio salutari ripercussioni sul fegato, la dieta del «Santo Bevitore» fa assumere molti più grassi di quanto si immagini. Basti pensare che un bicchierino di vodka o di gin ha lo stesso apporto di una bella tazza di crema. Come dire: un brindisi da mille e una calorie.