Tutto è immerso in un’
atmosfera magica: la musica, i fiori, il tappeto rosso.
Un
sacerdote pasticcione mette a punto gli ultimi dettagli con l’aiuto del suo
inesperto diacono.
Amici e parenti (il pubblico) sono ai propri posti.
Lo sposo, nel suo elegante abito scuro, mostra un giustificato e naturale nervosismo.
Tutto, quindi, è perfetto ma…
la sposa è in ritardo!Il celebrante non si perde d’animo e propone al futuro marito di fare una
prova della cerimonia per ingannare il tempo. Dopo alcuni maldestri tentativi del prete di riepilogare la cerimonia, Battista ne approfitta per
raccontare le sue precedenti esperienze di coppia, le caratteristiche delle donne che ha incontrato nella sua vita, le loro peculiarità e manie.

Il racconto prende vita e si sviluppa anche (e soprattutto) grazie alla
sapiente arte di narrare di Battista, attraverso i gesti, le facce e la sua vivace romanità che lo caratterizzano.
L’arrivo della sposa riporterà tutti alla realtà nuziale della rappresentazione per arrivare al tanto atteso fatidico “Si”.
Il mio secondo matrimonio,
scritto dallo stesso Battista con Riccardo Graziosi, diventa dunque un pretesto per divertire il pubblico, disegnando, con le armi affilate del sarcasmo e dell’ironia, la vita di coppia, passando attraverso le
nostre comuni debolezze e paure, con un tributo speciale alla grande nemica: la
solitudine. Si riderà fino ad un finale canoro con
Francesca Nunzi, Lallo Circosta e Riccardo Graziosi, compagni di scena di Battista.