Gaetano Castellini Curiel è un uomo colto, profondo a tratti leggermente malinconico e
la trama della sua sensibilità fluisce schietta nella sua scrittura. E’ uomo di business ma non solo, necessita di esprimersi attraverso l’arte: così è nato
l’hastag delle sue foto #gypsystyle, scatti rubati di prima mattina nel corso dei suoi viaggi in giro per il mondo e così è nato anche il suo primo libro, La Candidatura. Expo: la vera storia di un successo italiano (Indiana Editore).

Courtesy of Indiana EditoreIl libro, un phamplet piacevole, intimo che si legge rapidamente,
racconta il dietro le quinte della Candidatura Milanese ad Expo 2015, attraverso i ricordi e le parole dell’uomo che, insieme a una formidabile e affiatata squadra, ha investito
diciotto mesi della sua vita in giro per il mondo in cerca di appoggi e voti.Gaetano oggi ha risposto alle domande di MRS e si racconta alle lettrici di MRS con un taglio rosa:
Il tuo lavoro al Comune di Milano, un’esperienza positiva come racconti nel libro, è stato un lavoro di squadra in cui il capo era una donna: Letizia Moratti. Com’era strutturato il suo team, a livello di presenze femminili?
La Moratti è stata per noi un grande punto di riferimento durante la campagna, è sempre stata molto sensibile alle tematiche relative al tema dell’Expo, la nutrizione, e al mondo femminile. Insieme a Emma Bonino costituirono Women for Expo, un movimento a sostegno della candidatura con progetti internazionali dedicati alle donne e all’imprenditoria femminile. Concepito come uno strumento finalizzato ad abbattere le barriere che ostacolavano il processo di affermazione per le donne, l’obiettivo era quello di raccogliere e promuovere da tutto il mondo progetti legati all’universo femminile che potessero favorire la collaborazione fra paesi e culture.
Come ti trovi a lavorare con team al femminile, che differenze riscontri rispetto ai team maschili?Al Comune di Milano, il Settore delle Relazioni Internazionali era costituito per circa l’80% da donne. Sono molto piu’ determinate degli uomini.
Questo è il tuo primo libro, come hai vissuto l’esperienza della scrittura, che richiede un certo distacco dal mondo e capacità di introspezione?
E’ stata un’esperienza unica, catartica. All’inizio con Indiana, il mio editore, si era pensato a un libro didascalico e poi ne è uscito uno intimo.
I tuoi autori preferiti, i tuo modelli letterari e nella vita?
Mi piacciono molto gli autori che narrano di viaggi e luoghi, da Terzani a Kapuchinsky a Chatwin. Nella vita cerco di attingere quello che mi incuriosisce da tutti, non ho veri e propri modelli.
Per finire, raccontaci qualcosa di te che non hai mai raccontato a nessuno, un tuo segreto. Con te (Rossella canevari) e Franco (covi, il fotografo) ho fatto la mia prima
videointervista...
8 aprile '15, Indiana Editore
pp. 134
prezzo di copertina €16,50