A Gaza, le donne, proprio come gli uomini, hanno subito la sofferenza della guerra e subiscono tuttora quella dell’embargo imposto da Israele ed Egitto. Ma quando tornano a casa, quando la loro città è in tempo di pace, su di loro si abbatte la violenza delle famiglie. Approvata, incoraggiata, istituzionalizzata dal governo di Hamas, il partito islamico che prese il potere con un golpe nella primavera del 2007, dopo aver vinto le elezioni parlamentari un anno prima.
A parte i reportage di guerra, ci sono poche notizie e immagini che escono da questa città negata. Una foto che ha fatto il giro di Internet è quella di un matrimonio collettivo di oltre 100 coppie. Gli uomini hanno tutti una ventina d’anni. Le spose appena 10, o anche meno. Un matrimonio combinato, in stile tribale? O le bambine erano semplici damigelle di famiglia? La disputa non si è ancora risolta. Quel che è certo, però, è che, da bambine o da adulte, alle palestinesi locali non sono garantiti gli stessi diritti dei loro familiari uomini.
Uno studio del Pwwsd (Palestinian Working Woman Society for Development), nel marzo scorso, ha rilevato che l’88% delle donne di Gaza non eredita la terra. “Potete dire che è una questione di cultura, più che di religione” – afferma Diab Zayed, direttrice del Pwwsd – “La terra è molto importante nella società palestinese e nessuno vuole che passi a un’altra famiglia se l’uomo muore. Le vedove prendono una somma di denaro quando il loro uomo muore. E basta”. Denaro ereditato che è la metà rispetto a quello che spetta ai discendenti o ai parenti maschi. Ma: “C’è poca consapevolezza fra le donne. Non vogliono nemmeno affrontare il problema come parte dei loro diritti”, dice Zayed.
Il Palestinian Women’s Information Center denuncia abusi ancor più gravi: il 77,1% delle donne di Gaza ha subito violenze. Soprattutto da parte dei familiari. Il 67% ha subito solo violenze verbali, il 71% psicologiche, ma il 52% è stato aggredito fisicamente e il 14% è la percentuale delle stuprate.
Hamas fa qualcosa per frenare questa tendenza? No. Gradualmente erode i diritti delle donne. E per fornire aiuto a una popolazione immiserita dalla guerra pensa bene di distribuire lo hijab (il velo islamico) a tutte le donne, con un programma lanciato all’inizio di quest’anno.