Ciao Irene! Innanzitutto complimenti per il traguardo raggiunto.
Cosa provi a pochi giorni dal tuo debutto sul palco dell’Ariston?
Oggi sono a casa tranquilla. Le prove all'Ariston della settimana scorsa hanno spremuto tutte le mie energie e adesso mi sto ricaricando. So che man mano che si avvicinerà la data del trasferimento a Sanremo mi riempirò di nuovo di emozioni folli, enormi, inspiegabili, più grandi di quello che mi aspetto.
Facendo qualche passo indietro, prima di essere scelta tra i Giovani della 63°edizione del Festival della Canzone Italiana, quali sono state le tappe fondamentali del tuo percorso artistico?
Prima tappa: incontro e collaborazione con i Pensierozero, con i quali ho vinto il premio Lunezia sezione band (seconda segnalazione) nel 2008 e ho conquistato la finale di Sanremolab nel 2009. Con loro, in tanti anni di live, ho imparato a conoscere la mia voce, a esibirmi in molte situazioni diverse e a condividere ambizioni, fallimenti e spazi creativi. Seconda tappa importantissima: incontro e collaborazione con Carlo Carcano che ha prodotto e arrangiato Baciami?, nonché tutto l'Ep. La nostra conoscenza è stata graduale e l'avvicinamento professionale naturale e molto bello. Mi ha aiutato a lavorare sulla scrittura, scardinando le mie certezze e facendomi uscire dalla mia comfort zone, sperimentando assieme a me suoni, colori e atmosfere nuove.

Photo by Michele Piazza
Il brano che presenterai a Sanremo, uscito ufficialmente il 1°febbraio, si intitola Baciami?. Com’è nato il testo della canzone, da cosa e/o chi ti sei lasciata ispirare, e come mai quel punto interrogativo?Il testo di Baciami? nasce dall’idea di associare il bacio a degli oggetti, dei contesti e delle situazioni che colorano il momento del bacio in modo curioso, bizzarro e inconsueto. Il bacio nelle pozzanghere, nelle raffiche di vento cosmico, nei vortici di bolle di sapone. Come se il bacio fosse “solo”la cornice con cui scontornare l’immagine dell’innamorato, che a ogni costo desidera essere desiderato. Ma il bacio è anche una trappola da cui difendersi e liberarsi, per uscire dalla cecità della passione. Il punto di domanda è una specie di imperativo interrogativo che, spero, incuriosisca il lettore e mi auguro possa colorare il titolo in modo simpatico. La richiesta sottintesa all'invito al bacio è in realtà connotata da un forte dubbio: la paura di chi, questa richiesta, la sta muovendo.
A livello artistico quali sono i big della canzona italiana che più ammiri e che hanno maggiormente influito sulla tua formazione, non solo come cantante ma anche come musicista?
I cantautori del passato come Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Bruno Martino, Gino Paoli, Paolo Conte, ma anche i cantautori/trici di oggi: Max Gazzè, Daniele Silvestri, Samuele Bersani, Cristina Donà, Carmen Consoli.
Arrivare a Sanremo è già una grandissima soddisfazione, ma vincere il Festival è decisamente meglio. Qual è il tuo asso nella manica?
Affrontare l'esibizione senza l'ansia di dover vincere mi sembra un asso vincente. La gioia di esserci e di partecipare per me è la priorità.
Nella sezione Giovani c’è qualche partecipante che temi in particolar modo?
Non temo nessuno perché non ho paura di confrontarmi e perché accetto di poter perdere. Ma stimo tutti i miei colleghi giovani. Ognuno ha qualcosa da rivelare di sé e ha le qualità e la personalità per farlo. Ho una classifica dei tre preferiti e favoriti alla vincita: Il Cile, Renzo Rubino e I Blastema.
Irene in tre pregi e tre difetti:
Solare, generosa, sensibile. Vulnerabile, testarda, lunatica.
Il tuo EP, “Irene Ghiotto”(etichetta Capitol), esce il 14 febbraio, giorno di San Valentino… Quanto si parla di amore nell’album? E a partire proprio dal singolo Baciami? in che modo Irene parla, anzi canta dell’amore?
L'EP è fortemente caratterizzato dalla descrizione dell'innamoramento. Con tutte le sue evoluzioni, il desiderio, la passione, lo slancio della prima volta, lo scontro con i desideri dell'altro, la sofferenza del distacco, la quiete dell'abbandono. Canto la mia esperienza e l'esperienza che mi immagino di vivere domani, attraverso nuovi occhi.
Grazie Irene e in bocca al lupo, Mondo Rosa Shokking fa il tifo per te!!!