
Dal gatto nero, passando per venerdì 17, fino ad arrivare a vere e proprie fissazioni, alcune piuttosto singolari.
Cornetti, amuleti, ossessioni cromatiche: questo e molto altro anima da sempre gli spogliatoi del pallone, in Italia come all'estero. In Spagna è nota la mania di Iker Casillas, portiere e capitano del Real Madrid e della nazionale iberica, di indossare le calze al contrario. Nel suo cammino verso la porta, Iker calca con le proprie scarpette la linea della mezza luna dell’area, quella dell’area grande e piccola e tocca la traversa con la mano sinistra. Soltanto dopo queste operazioni di routine, il portiere è pronto a giocare.

Diego Armando Maradona usava invece dirigersi palla al piede verso la porta e calciare a rete sguarnita nel pre-partita.
Gigi Riva era legatissimo alla maglia numero 11: l'unica volta che accettò la casacca 9 si ruppe una gamba. Un caso?
Adriano Galliani difficilmente si separa dalla scaramantica cravatta gialla. Gialla come la cerata porta fortuna di Aldo Spinelli.
L'ultima mania della lista ci porta a Milano, casa Milan, dove la terza divisa della squadra rischia di estinguersi prima del tempo. Le tre sconfitte maturate con Napoli, Lazio e Arsenal - un 3-0, quest'ultimo, che ha messo a dura prova le coronarie rossonere, rischiando di compromettere il cammino europeo della squadra di Allegri - sono infatti accumunate dalla mise nera indossata. "Ho fatto di tutto per non giocare in nero con l'Arsenal ma non ce l'ho fatta - le parole di Galliani - Torneremo ad avere la maglia gialla".
"La superstizione è la poesia della vita", sosteneva Johann Wolfgang Goethe nel lontano 1833.
"Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle", diceva Voltaire un secolo prima.
E voi, cosa ne pensate?