Se in Italia i dolci protagonisti delle feste natalizie sono panettone e pandoro, struffoli e torta sbrisolona, torrone e ricciarelli, tarallucci e panforte, all’estero spopolano soprattutto dolci speziati, dai tipici aromi di cannella, uvetta e canditi.In Germania il tipico dolce natalizio è il Christstollen (o semplicemente stollen), nato a Dresda ma diffusissimo in tutte le altre città nazionali. Si tratta di una sorta di pane speziato arricchito con uvetta, canditi di arancia e cedro, mandorle e altra frutta secca. Ne esistono molte versioni, che cambiano a seconda del luogo in cui viene preparato e prevedono l’aggiunta di mele, prugne, vino rosso, ricotta o marzapane. Una caratteristica propria di questo dolce è che viene consumato due o tre settimane dopo la realizzazione.
Piuttosto simile è il Kerststol olandese, fatto però con spezie differenti: cardamomo, noce moscata e vaniglia, con al centro una pallina di pasta di mandorle. La variante senza la pasta di mandorle al centro prende il nome di
Kerstbrood.

Cannella e spezie dominano anche nei Paesi scandinavi:
in Svezia sotto Natale non possono mancare in nessuna abitazione i Pepparkakor, biscotti speziati realizzati con miele, zenzero e cannella, che vengono utilizzati anche per decorare gli alberi di Natale o i festoni appesi alle finestre delle case. Si creano nelle più svariate forme, dai cuori alle stelle, dagli abeti agli adorabili omini meglio conosciuti come Gingerbread Man, per l’appunto. Secondo tradizione vengono preparati il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, ma la loro realizzazione si ripete anche nei giorni successivi, fino a Natale, giorno in cui di solito
vengono consumati assieme al Grogg, un vino rosso speziato bevuto caldo, insaporito da cannella, chiodi di garofano, scorze d’arancia e brandy.
Nel Regno Unito non può mancare a Natale il Christmas Pudding, a base di mandorle, canditi, uvetta, spezie e rum, decorato con un rametto di agrifoglio. La tradizione vuole che venga consumato il 25 dicembre ma preparato durante l’Avvento. A questo dolce sono legate alcune superstizioni e leggende, una delle quali dice che chi non ne mangia almeno un po’ perderà un amico nel corso dell’anno successivo.
In Francia il tipico dolce natalizio è il tronco al cioccolato chiamato Bûche de Noël, in pratica identico ai tronchetti che conosciamo in Italia, che letteralmente significa proprio tronco/ceppo di Natale, uno dei simboli del Natale in molti Pesi europei. Il collegamento a un pezzo di tronco è dovuto al suo significato benaugurante di fertilità e ricchezza
All’Epifania, invece, è dedicato il Roscòn de Reyes, cioè la Ciambella dei Re Magi di origine spagnola. E’ tradizione e “regola” che venga mangiato solo il 6 gennaio e nessun altro giorno dell’anno, poiché è proprio quello il giorno in cui avviene lo scambio dei regali natalizi e in cui i bambini ricevono le loro calze piene di dolciumi. Tradizionalmente viene decorato posandoci sopra una coroncina di carta dorata e all’interno della pasta viene nascosta una piccola sorpresa per coloro che consumeranno la ciambella.
Sempre per il 6 gennaio, in Francia e in parte del Belgio si prepara la Galette de Rois, anch’essa dedicata ai Re Magi. Si tratta di una galletta di pasta sfoglia ripiena di crema o marmellata, dedicata soprattutto ai bambini. Infatti al suo interno viene nascosta una sorpresa, generalmente la statuina di uno dei Magi. Chi trova nella sua fetta di dolce la statuina viene “incoronato” Re o Regina della giornata e indossa la coroncina di carta dorata che decora il dolce. Sempre secondo tradizione deve esserci almeno una porzione in più rispetto ai commensali, detta “la porzione del povero”, poiché in tempi lontani era simbolo di generosità e carità verso eventuali ospiti inattesi (e bisognosi). Una versione molti simile viene preparata anche in Svizzera, con il nome di Dolce dei Re Magi.
Speriamo di avervi dato qualche buona idea per cucinare un dolce natalizio originale e stupire così i vostri invitati più golosi durante le ormai prossime feste natalizie!