La Fondazione della Dieta Mediterranea e la Masseria San Domenico, situata sul litorale tra Bari e Brindisi e nota per l’accoglienza dei suoi ospiti in una SPA specializzata in cure telassoterapiche, hanno dato il via a una collaborazione per raccontare quanto gli alimenti della nostra terra siano utili non solo per la nostra linea ma anche e soprattutto per la nostra salute.

La Fondazione della Dieta Mediterranea, con sede a Ostuni, è nata proprio con lo scopo di divulgare gli effetti positivi della dieta e curare le malattie croniche associate all’alimentazione.
Per questo motivo il Segretario della Fondazione, il Dottor Agostino Grassi, è intervenuto durante l’incontro insieme al Prof. Gaetano Crepaldi, Presidente di Dieta Mediterranea e Professore Emerito dell’Università di Padova, al Dott. Mimmo Lacirignola (Direttore Istituto Gastronomico del Mediterraneo), alla Dott.sa Srefania Maggi (Dirigente di Ricerca CNR Invecchiamento) e ad altri luminari italiani, al fine di riportare importanti scoperte scientifiche utili per la vita di ognuno di noi.
Quello che è emerso è che la dieta mediterranea dona un vero e proprio aiuto nella prevenzione all’aumento di peso. EPIC-PANACEA, un’indagine condotta in dieci paesi europei, ha riportato che la nostra dieta, caratterizzata da elevato consumo di olio di oliva, legumi, cereali integrali, frutta e verdure ed integrata da un giusto consumo di latticini, vino, carne e pesce, risulta essere un vero e proprio toccasana: oltre il controllo del peso è in grado di intervenire contro il diabete di tipo 2, l’ipertensione, la sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e tumori.
È stato osservato che in media gli esseri umani aumentano di peso ogni 5 anni dai 2 ai 5 kg. Non con la dieta mediterranea, però. Sugli individui sottoposti a studi si è infatti notato il contrario: un calo di peso di 0,6 Kg ( pari a 160 grammi). E questo grazie all’elevata assunzione di fibre e il basso indice glicemico.
Ma il vero protagonista dell’incontro è stato l’olio d’oliva.
Una storia interessante quella raccontata dal Dottor Grassi, che ha spiegato come durante un meeting di gastronomia molecolare, Gary Beauchamp e Paul Breslin del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, abbiano avuto, tramite la sensazione lasciata sulle papille gustative, la vera e propria illuminazione che l’olio potesse avere effetti benefici: una sostanza, poi nominata da Beauchamp oleocantale, pare abbia infatti un’attività farmacologica anti-infiammatoria, come quella dell’ibuprofene contenuto in molti medicinali analgesici.

Ma non solo, perché
l’oleocantale è in grado di alterare la struttura delle proteine neurotossiche che favoriscono il morbo di Alzheimer, impedendo a queste di attaccare le sinapsi compromettendo così il normale funzionamento del cervello.
Un argomento più che mai attuale, insomma.L’alimentazione si sa è importantissima per mantenere il peso forma ma soprattutto il corretto funzionamento del nostro corpo, delle nostre cellule e dei nostri organi. Oggi però scopriamo anche che i prodotti della nostra tavola ci possono dare un aiuto concreto nella prevenzione di malattie anche molto gravi.
Un argomento da approfondire.