
Fig. 1Fino a poco tempo fa, le
corone in ceramica venivano confezionate nei laboratori odontotecnici attraverso due fasi di lavorazioni successive: la prima prevedeva la costruzione di una parte metallica (con la fusione di oro per ceramica) sul moncone protesico; la seconda consisteva nella cottura della ceramica, sopra la parte metallica. L’evoluzione della tecnologia ha permesso di sostituire nella prima fase l’anima di metallo con un materiale rivoluzionario: l'
ossido di zirconio. E’ tuttavia doveroso precisare che questo nuovo sistema non soppianta quello tradizionale, ma
ne costituisce solo una valida alternativa.

Fig. 2La
tecnologia cad-cam è costituita da due unità.
L’unità CAD &egrcve; composta da uno scanner e da un software specifico impiegati per l’acquisizione della forma del moncone naturale (fig. 1) e dall’ideazione virtuale della cappa in zirconia (fig. 2);
l’unità CAM è un fresatore a controllo numerico, il quale realizza, per sottrazione da blocchi completamente sinterizzati, il pezzo progettato. La qualità di questi manufatti è assolutamente prevedibile e altamente ripetibile; il materiale, non essendo sottoposto ad alte temperature, non subisce un’alterazione delle proprietà fisiche. Inoltre la fresatura consente un’ottima precisione marginale a livello del colletto del dente.

Fig. 3Altri
vantaggi meccanici, rispetto ad una travata in metallo, sono i seguenti: estrema durezza, che consente di costruire ponti in ceramica con intermedi lunghi anche fino a tre o quattro denti (fig. 3); maggiore leggerezza e minore spessore, che consentono di sottrarre meno dentina durante la preparazione del dente naturale; la
preparazione viene eseguita in un solo tempo, escludendo le possibili saldature (e quindi una prova in meno per il paziente). La zirconia presenta infine una
bassa translucenza, non è influenzata da aree discromiche del moncone sottostante e garantisce alla ceramica particolari effetti di luce calda e di naturalezza del dente.
Una corona in ceramica, costruita su una “cappetta” di materiale biocompatibile, presenta la
bellezza della ceramica integrale (cioè che non poggia su alcuna “cappetta” sottostante e incapace di sopportare i grandi carichi masticatori nelle travate di ponte) ed è quindi quanto di più vicino al dente naturale si possa immaginare. Ha d’altra parte una
resistenza paragonabile a quella del metallo ed è adatta a ricostruzioni protesiche in qualsiasi settore della bocca. Essendo priva di leghe metalliche, la corona in ceramica-zirconia
elimina anche il pgricolo di reazioni allergiche presenti in un numero sempre più crescente di pazienti.

Fig. 4Nel 2006 abbiamo provveduto alla costruzione di un
manufatto di sei denti su un’arcata mascellare superiore in ceramica su zirconia. Nella figura 4, possiamo notare la preparazione protesica di quattro denti anteriori due canini e due laterali di destra e sinistra dell’arcata superiore. La paziente era una donna di 51 anni, affetta da
parodontopatia diffusa e allergica ad alcuni metalli, desiderosa di avere unicamente una protesi fissa.
.JPG)
Fig. 5Era prevista la costruzione di un ponte in ceramica che occupasse anche i due denti centrali mancanti e che avesse una maggiore leggerezza possibile proprio per non gravare sulla mobilità dei denti pilastro.

Fig. 6E’ stata costruita, con il sistema cad-cam, una travata in zirconia (fig. 5), sulla quale è stata cotta la ceramica per la confezione del manufatto definitivo (fig. 6).
In fig.7 si può osservare il risultato finale in bocca.
Allo stato attuale la paziente conserva ancora le stesse caratteristiche del manufatto protesico di cinque anni fa.
(1).JPG)
Fig. 7In conclusione ricordo tutti i
vantaggi della ceramica zirconia:
- anallergicità del manufatto;
- maggiore leggerezza del ponte (la zirconia è più leggera del metallo);
- minore spessore della cappetta che ha consentito di asportare minore quantità di dentina (è stata infatti mantenuta la vitalità dei denti);
- uguale resistenza meccanica della zirconia con il metallo;
- migliore estetica anche a livello del bordino sottogengivale.
Unico svantaggio: costo superiore del manufatto.