Cara Ludovica,
la natura è un’amica preziosa dell’uomo: a ogni stagione fornisce gli alimenti più adatti all’organismo. C’è una premessa fondamentale da fare prima di rispondere alla tua domanda. È sempre meglio mettere sulle nostre tavole frutta e verdura di stagione, coltivate con metodi biologici e non in serra, in quanto le piante che prendono il sole conservano in sé molta più energia. In primavera è bene assumere cibi vitali, quali i germogli e i cereali possibilmente integrali.
La scelta dei sapori deve essere opportuna; nel periodo primaverile è consigliata l’assunzione del dolce (intendendo il dolce tenue e naturale del riso e dei cereali) che è in grado di armonizzare il fegato, di favorire l’emersione delle energie sopite dall’inverno e di rendere più scorrevoli i processi corporei. È necessario, inoltre, sostenere e nutrire anche l’organo che più ha lavorato nella stagione precedente, il rene, legato energeticamente all’inverno e al clima freddo. Il sapore che più aiuta quest’organo è il salato moderato. I cibi consigliati in primavera saranno oltre ai cereali, in particolar modo l’orzo di sapore dolce e salato, i legumi, che sono dolci, e le verdure di colore verde che dirigono la loro azione in modo spiccato sul fegato.
Utili il tarassaco e la carota. Da evitare il pomodoro in quanto acido e astringente. È bene assumere cibi magri e leggeri e non appesantire l’apparato digerente con quantità eccessive di alimenti. Indicati anche i centrifugati di verdure facilmente digeribili e rivitalizzanti.